Per chi ancora non è convinto che
la pasticceria è una
scienza esatta
C'è un incubo
ricorrente che agita le notti di pasticceri e ricercatori: la riproducibilità.
Perchè quel pan di
spagna che era cresciuto così armoniosamente l'ultima volta, a questo giro sta
collassando impietosamente?
E che dire di quella
crostata bruciata ai bordi e cruda al centro? Eppure la ricetta è la stessa che
il mese scorso vi aveva assicurato il titolo di Miss Pasta Frolla.
I ricercatori hanno
imparato a convivere con questa che elegantemente definiscono “variabilità
sperimentale” (in pubblico; in privato sono meno eleganti) e nel tempo si sono
rassegnati al fatto che per supportare qualsiasi ipotesi devono portare i dati
di almeno tre esperimenti indipendenti (cioè ripetuti in momenti diversi).
Questo consente loro di fare delle statistiche e di concludere che una certa
cosa è vera con un determinato margine di
errore.
Ma in cucina come si
fa?
Non potete mica
presentarvi con un pan di spagna che sia cresciuto con buona probabilità o con una crostata che sia cotta bene in media!
Edward Lorenz ci viene in
aiuto, ricordandoci che "l’effetto farfalla" è sempre dietro l’angolo: piccole variazioni nelle condizioni iniziali producono grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema. “Un battito d’ali di farfalla in Brasile può provocare un uragano in Texas”, soleva dire quando voleva stupire la platea.
Al di là dei catastrofismi però, in laboratorio come
in cucina, il controllo delle condizioni di partenza è fondamentale.
Se pensate dunque di
cambiare marca di lievito, tipo di teglia o modello di forno a
cuor leggero, sappiate che state introducendo nel vostro sistema una serie di
variabili che presto o tardi troveranno il modo di rivoltarsi contro di voi (quest’ultima
invece è solo una delle infinite declinazioni della legge di Murphy!).
Per cui anche se credete
di star facendo “tutto come al solito”, in realtà non è così.
Così quello che voi
chiamerete pan-di-spagna-inspiegabilmente-non-cresciuto, Lorenz (sentendosi per
un attimo Lao Tse*) chiamerà effetto farfalla.
*Lao Tse filosofo cinese a cui viene attribuita la frase (di cui hanno abusato i Baci Perugina e i produttori di magliette): “Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla”
Sai che se invece di considerare il disco, ne avessimo estratti due semidischi e una striscia al centro avremmo potuto ottenere un effetto del tipo ")|(" che faceva "più farfalla"? Accidenti alle idee che arrivano in ritardo...
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