domenica 22 aprile 2012

Tutto scorre (anche la crema pasticcera)

Supponi che una tua cara amica ti chieda di preparare insieme una torta per il suo compleanno. Lo chiede  proprio a te perchè ormai sei reputata una "esperta" in materia (conclusione tratta dal fatto che ultimamente se non stai parlando di una torta, con ogni probabilità ne stai infornando una). E in più hai nel tempo accumulato un armamentario di teglie, formine, spatole, fruste e altri strani attrezzi per lo più sconosciuti ai profani, insieme con ingredienti ricercati e ricette collaudate.
Supponi quindi di aver messo a punto il piano dell'opera, stilato la lista degli ingredienti, calcolato i tempi e predisposto l'attrezzatura.
Eppure, nonostante esperienza e preparazione, mentre vi apprestate ad incominciare a cucinare, ti ritrovi a pensare: "Chissà come verrà?"

"Cucinare è operare senza l'illusione di avere visto, vissuto, sentito, provato ogni cosa una volta per tutte", mi suggerisce il libro LO ZEN E L'ARTE DI CUCINARE. E in effetti, non si può che essere d'accordo. 
Gli stessi ingredienti in posti e momenti diversi avranno sempre lo stesso medesimo sapore? E la stessa ricetta seguita da persone diverse, o anche dalla stessa persona ma con uno stato d'animo differente, potrà mai dare lo stesso risultato?

Prendiamo ad esempio una ricetta all'apparenza semplice, come può essere quella della crema pasticcera. 
Declinata in infinite varianti in molteplici tipi di dolci, è una delle preparazioni fondamentali della pasticceria. E non a caso contiene praticamente tutti gli ingredienti base dei dolci: uova, zucchero, farina e latte.
Nonostante le proporzioni tra i diversi ingredienti siano date, il risultato non è mai uguale. Il colore più o meno giallo dipenderà dalla grandezza delle uova, così come la densità potrà variare in base alla farina. Per non parlare poi della cottura: individuare quel punto in cui la crema addensa senza bruciare è una delicata alchimia di tempo, mescolamento e potenza della fiamma... e nessun libro di cucina potrà mai dirvi con esattezza quando questo momento arriva. Infine, tutto un capitolo a parte sono gli aromi: dai grandi classici vanillina e scorza di limone, fino alle nocciole o alle fragole, passando per tutte le correzioni che vi vengono in mente (personalmente ho un debole per il Bayles!).

Insomma come per Eraclito era impensabile immergersi due volte nello stesso fiume, così per un pasticcere è impossibile affondare per due volte il cucchiaio nella stessa crema. 

"Tutto scorre e nulla permane"
soprattutto se la crema in questione è venuta buona ;)




5 commenti:

  1. Tutto bellissimo (e penso buonissimo) come in tutti gli altri post.
    Ma perchè non inserire anche le ricette alla fine di ogni post?
    Sicuramente non sono tutte facilissime e si vede, però provare anche ad insegnare la preparazione renderebbe ancora più bello questo blog.

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  2. E sia... inaugurerò il programma "CUCINA CON LA PANICCERA" ;)

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  3. Ti fa onore!
    La scienza senza condivisione non ha senso e la stessa condivisione non ha senso senza passione!

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  4. Era da un po' che non frequentavo la panicceria! Vedo, però, con piacere che come il fiume di Eraclito, anche le tue ricette scorrono! Le foto dei dolci sono una tentazione, peccato che io abbia deciso (fermamente e irrevocabilmente) di mettermi a dieta!Sulla spiaggia di Sfinale porta un formato cartaceo del tuo blog filosofico - culinario: tra una nuotata e l'altra sogneremo ...

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  5. Bella idea Terry... blogger sotto il sole! ;)

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