venerdì 16 dicembre 2011

Non si può afferrare una stella... o forse sì?

Per tutti coloro che come me credono che "Natale uguale biscotti"

Nonostante la perplessità della mia coinquilina Nadia ("mi sembra uno spreco di ottimi biscotti..."), quest'anno finalmente ho realizzato un mio vecchio cruccio: l'albero biscottato!
E così, ecco che la vanillina si impossessa di un altro settore della mia vita, quello delle decorazioni natalizie.




E' un albero da guardare, da odorare e, volendo, anche da assaggiare (ma con moderazione Nadia!)... e ha quel tocco fiabesco da paese dei balocchi :) 

Quando ho dovuto scegliere che formine utilizzare per i biscotti-addobbi, non ho avuto dubbi: stelle, stelle e ancora stelle. Piccoli puntini luminosi che hanno orientato naviganti e ispirato poeti. Lontane tra loro e lontanissime da noi, eppure ci piace pensare che siano messe lì a disegnare per noi costellazioni dai nomi fantasiosi. Più di tutto poi, ci piace credere che ogni tanto "cadono" per regalarci un pezzo di cielo in questa valle di lacrime ed esaudire i nostri desideri. E mi ha fatto molta simpatia scoprire che la parola "desiderio" derivi proprio dalla parola latina sidera (stella).

Insomma a guardarlo meglio, questo è più che altro un albero di desideri. Desideri friabili e profumati di vaniglia. Forse un po' vanitosi con quel trucco di glassa e confettini argentati. Ma sicuramente dolci. E soprattutto (cosa non scontata) a portata di mano... oltre che di ramo ;)


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