Come il sottile strato di ghiaccio che fragilmente protegge i pesci dal freddo in un lago d'inverno.
Come il guscio di un uovo che si finge forte per fare da scudo all'albume impaurito.
Come il bozzolo di una farfalla in cui addirittura un filo di seta si vuole credere impenetrabile.
E' così che mi è sempre sembrata quella crosta croccante di zucchero caramellato, che è poi il tratto distintivo della crema catalana.
Ma a pensarci bene la vera anima di questo dessert, quello che alla fine rimane in bocca, è quel gusto scioglievole, intensamente dolce e vanigliato della morbida crema sottostante.
Riuscireste mai a far ammettere a una crema catalana
che il muso di caramello
di cui va tanto fiera
è solo un po' di dolcezza indurita?
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